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Condizioni per ottenere l'esdebitazione

Scheda aggiornata al 27/03/2023

COS'E'

L'imprenditore fallito, l’imprenditore sottoposto alla liquidazione giudiziale e il debitore sottoposto alla liquidazione del patrimonio ex L. 3/2012 e smi, può richiedere, con apposito ricorso, che i creditori insoddisfatti non agiscano più nei suoi confronti per il soddisfacimento dei crediti residui.

NORMATIVA

  • Artt.142, 143 e 144 L.Fall. come modificati dal D.Lgs.169/07
  • Art. 14 terdecies l. 27/01/12 n. 3, come modificata dal d.l. 18/10/12 n. 179, conv. nella legge 17/12/12 n. 221

CHI PUO' RICHIEDERLA

L'imprenditore persona fisica, l’imprenditore persona fisica sottoposto in proprio alla liquidazione giudiziale e il debitore sottoposto alla liquidazione del patrimonio.

DOVE

Presso il Palazzo di Giustizia - Tribunale di Torino - Corso Vittorio Emanuele II, 130 - 10138 - Cancelleria Sesta Sezione Civile

Informazioni telefoniche: 011/432 7761 - 011/432 9486 - 011/432 9216

Contatti telefonici: da lunedì al venerdì 8:30 – 12:30

COME SI SVOLGE

Condizioni per ottenere l’esdebitazione in caso di procedura di liquidazione dei beni ex L. 3/2012

  • avere cooperato al regolare ed efficace svolgimento della procedura fornendo tutte le indicazioni del caso;
  • non avere intralciato o ritardato la procedura;
  • non aver beneficiato di altre esdebitazioni negli otto anni precedenti la domanda di liquidazione;
  • non essere stato condannato per alcune particolari gravi violazioni degli obblighi attinenti alla procedura sanzionati penalmente;
  • avere svolto, nei quattro anni decorrenti dal deposito della domanda di liquidazione, un’attività produttiva di reddito adeguata rispetto alle proprie competenze e alla situazioni di mercato ovvero, in ogni caso, avere cercato un’occupazione e non aver rifiutato , senza giustificato motivo,  una proposta di impiego;
  • avere soddisfatto, almeno parzialmente, i creditori divenuti tali prima dell’apertura della liquidazione;
  • non avere determinato il sovra indebitamento con ricorso al credito colposo e sproporzionato rispetto alle proprie capacità patrimoniali;
  • non avere posto in essere atti di frode verso i creditori o comunque atti intesi a favorire alcuni creditori in danno di altri.

Condizioni per ottenere l’esdebitazione in caso di fallimento

La  persona fisica sottoposta a fallimento (il beneficio, dunque, non può essere richiesto dalle società fallite) è ammesso al beneficio della esdebitazione, cioè della liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti (cioè i titolari di crediti che si sono insinuati o avrebbero potuto insinuarsi nella procedura), alle seguenti condizioni, che debbono concorrere:

  • avere cooperato con gli organi della procedura, fornendo tutte le informazioni e la documentazione utile all'accertamento del passivo e adoperandosi per il proficuo svolgimento delle operazioni;
  • non avere in alcun modo ritardato o contribuito a ritardare lo svolgimento della procedura;
  • non avere violato gli obblighi di comunicazione al curatore della corrispondenza pervenuta e riguardante rapporti giuridici compresi nella procedura;
  • non avere  beneficiato di altra esdebitazione nei dieci anni precedenti la richiesta;
  • non avere  distratto l'attivo o esposto passività insussistenti, cagionato o aggravato il dissesto rendendo gravemente difficoltosa la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari o fatto ricorso abusivo al credito;
  • non essere stato condannato con sentenza passata in giudicato per bancarotta fraudolenta o per delitti contro l'economia pubblica, l'industria e il commercio, e altri delitti compiuti in connessione con l'esercizio dell'attività d'impresa, salvo che per tali reati sia intervenuta la riabilitazione;
  • avvenuto soddisfacimento, per effetto della procedura, di almeno una parte non trascurabile (valutazione che dovrà essere effettuata dal Tribunale: cfr. Cass., ss.uu., 18/11/2011 n. 24215) dei crediti insinuati nella procedura stessa.

La documentazione per presentare la domanda di esdebitazione è la seguente:

  • Ricorso;
  • Certificato casellario giudiziale (generale) rilasciato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale;
  • Certificato carichi pendenti rilasciato dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino o del luogo di residenza;
  • Nota di iscrizione al ruolo (scaricabile al link qui)

NOTA BENE

Si ricorda che restano comunque esclusi dall’esdebitazione:

  • gli obblighi di mantenimento e alimentari e comunque le obbligazioni derivanti da rapporti estranei all'esercizio dell'impresa;
  • i debiti per il risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale nonché le sanzioni penali ed amministrative di carattere pecuniario che non siano accessorie a debiti estinti.

COSTI

  • Contributo unificato
    • € 98.00 per l’esdebitazione a seguito di fallimento
    • € 98.00 per l’esdebitazione a seguito liquidazione del patrimonio;
  • marca da bollo da € 27,00 per diritti forfettizzati di cancelleria.

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Vi ricordiamo che, non essendo un servizio di consulenza legale, non è possibile richiedere informazioni specifiche e personalizzate su singoli casi.