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Riparazione per ingiusta detenzione

Scheda aggiornata al 03/02/2020

COS'E'

Chi è stato sottoposto a misura cautelare detentiva (carcere o arresti domiciliari) per reato da cui è stato poi assolto, o per il quale c'è stata archiviazione o sentenza di non luogo a procedere, può chiedere una equa riparazione - in denaro - per l'ingiusta detenzione.

La può chiedere anche chi, prosciolto o condannato, è stato illegittimamente sottoposto a custodia cautelare. La riparazione non spetta a chi con dolo o colpa grave ha dato causa alla propria detenzione.

DOVE

Presentazione della richiesta:

  • Presso il Palazzo di Giustizia - Corte d'Appello di Torino - Cancelleria Penale Centrale - Piano Quinto – Scala F - Stanza 52114 o 52116

Informazioni telefoniche: 011/432 9738 - 011/432 9766 - 011/432 9768

Fax: 011/432 9767

  • Successivamente, la causa viene assegnata, di norma, alla Quarta Sezione Penale della Corte d’Appello, piano 5 - Scala E - Stanza 52303 (Cancelleria), Telefono 011/4329466; Fax 011/4328880

COME SI SVOLGE

La domanda deve esser presentata entro due anni dall'assoluzione definitiva (o dalla notifica della archiviazione) alla Corte d'Appello del distretto in cui è stata pronunciata: per Torino, vedi Ufficio sopra indicato.

Occorre valersi dell'opera di un avvocato (l'indigente può chiedere il patrocinio a spese dello Stato).

L'entità della riparazione varia secondo la durata della detenzione e la gravità del pregiudizio subito; comunque non può eccedere € 516.456,90.

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Vi ricordiamo che, non essendo un servizio di consulenza legale, non è possibile richiedere informazioni specifiche e personalizzate su singoli casi.